Si dia il caso

Si dia il caso che, per scrupolo difensivo, un legale depositi in Cancelleria una copia in più del ricorso per Cassazione.
Si ipotizzi pure che, per un mero disguido dell’addetto allo sportello, a quella copia venga attribuito un protocollo diverso.
Si immagini, allora, che su quei due ricorsi fotocopia la stessa Cassazione decida due volte.
Si supponga, infine, che la Cassazione accolga un ricorso e rigetti l’altro.

Ebbene, non si tratta di fantasia ma di un caso reale: le predette sentenze della Cassazione contrastanti sono la n. 14608/2003 (RG 5886/1999) e la n. 19600/2005 (RG 7312/1999), che hanno appunto deciso in modo diverso sullo stesso ricorso fotocopia.

L’imbarazzante vicenda è riassunta nella ulteriore sentenza della Corte di Cassazione (Sezioni Unite, n. 10867 del 30 aprile 2008), chiamata quindi a pronunciarsi sulla richiesta di revocazione per contrasto di giudicati ai sensi dell’art. 395, n. 5, cpc.

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