«La teoria dei giochi, nota sin dai tempi della c.d. “guerra fredda” (e tuttora applicata, ad esempio, dai traders nelle negoziazioni di Borsa), è la scienza che analizza le situazioni di conflitto al fine di individuare l’azione razionale, intendendosi per tale quella che produce con maggior probabilità le migliori conseguenze possibili (c.d. principio della massimizzazione dell’utilità attesa).
Tale scienza individua quindi la strategia ottimale, ossia la scelta migliore da compiere in occasione di un “conflitto”, cioè di una qualsivoglia situazione in cui gli individui coinvolti possano trovarsi a perdere o a guadagnare qualcosa in relazione alle scelte proprie e/o altrui.
Se così è, indubbi sono allora i vantaggi che tale scienza è in grado di apportare nell’ambito del processo e del contenzioso giuridico in genere, il quale rappresenta appunto il “conflitto” civile per antonomasia, ed in particolare un “gioco” di tipo non cooperativo, a somma zero, finito, sequenziale, e a informazione imperfetta.
[…].»
Le tecniche persuasive dell’avvocato (conoscerle, applicarle, difendersene), pagg. 13-14.
(ISBN: 978-1-4523-2891-1)
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